sabato 25 gennaio 2014

Rat-Man 100


E VENNE IL GIORNO

- Nemmeno la vita dura tutta la vita -

Mi sono appassionato tardi ai fumetti e solo lo scorso anno ho conosciuto Rat-Man ed il suo creatore, Leo Ortolani.
Mi sono innamorato subito dell’italico super(si, come no ?)eroe ed ho cominciato a recuperare tutti i numeri della serie che trovavo, e tutto ciò che riguarda l’universo ratmaniano.
Le avventure del topo hanno raggiunto la centesima uscita, celebrata - o meglio festeggiata, dato che l’Ortolani nazionale si trova più a suo agio con questo verbo - con un numero speciale.
La continuità è stata messa da parte, in favore della storia personale dell’autore. Veniamo a sapere come è nato RatMan ed il rapporto complicato con esso. Ci vengono mostrate le difficoltà di una vita dedicata ormai da tanti anni al ratto, tra scadenze e notti insonni, in perenne lotta con mancanza o sovrabbondanza di idee. Anni dedicati a costruire mondi, che Ortolani sente ormai come fossero reali, quasi da farne parte egli stesso; e personaggi per i quali nutre affetto, in particolare il protagonista, con il quale vive una simbiosi, tanto da poter dire che Ortolani non disegna Rat-Man, ma è Rat-Man stesso.
Qui l’autore si è messo a nudo di fronte ai suoi lettori, regalandoci un numero superbo, anche toccante, forse il migliore che abbia sfornato finora.
Una storia che mostra come il fumetto italiano, spesso e volentieri, non abbia nulla da invidiare agli altri.
Anni fa il numero 100 sarebbe dovuto essere quello conclusivo, ma da tempo sappiamo che la serie finirà il prossimo anno, visto che Ortolani/Rat-Man non ha ancora raccontato tutto ciò che c’è da raccontare; e sono certo che, fino alla fine, ne vedremo delle belle.
Cento di questi giorni a Leo Ortolani e a Rat-Man.
Fletto i muscoli - e ancora per un po’ - sono nel vuoto.

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