venerdì 17 gennaio 2014

Death Note Another Note: Il Serial Killer di Los Angeles



L CONTRO B

- Naomi Misora, io non tollero il male. Non lo accetto e non lo perdono. Che si tratti di un conoscente o meno, non ha alcuna importanza. A me interessa soltanto la giustizia -

Tra il 2003 e il 2006, Tsugumi Oba e Takeshi Obata, crearono un manga, diventato un fenomeno di culto in tutto il mondo, aiutato in questo processo, dalla trasposizione animata.
Ovviamente sto parlando di Death Note.
Tra i vari prodotti appartenenti al franchise ci sono due light novel, una delle quali è “Death Note Another Note: Il Serial Killer di Los Angeles” scritto dal giapponese Nisio Isin.
Nisio Isin è noto in patria soprattutto per la serie di romanzi “Zaretogo”, con il cui primo capitolo ha vinto il Mephisto Price.
I fatti di AN si svolgono alcuni anni prima rispetto a quelli narrati nel manga.
Come protagonisti ritroviamo due personaggi che i fan di DN ben conoscono: L - definito il detective del secolo - e Naomi Misora - agente dell’FBI; mentre in qualità di narratore onnisciente si segnala la presenza di Mello.
I due detective si trovano a collaborare nelle indagini su un caso di omicidi seriali, definito “Il caso del serial killer BB di Los Angeles”.
Il lettore viene quindi catapultato sui luoghi dei delitti, ove Naomi investiga segretamente per conto di L.
Messasi al lavoro, la ragazza incontra - sulla prima scena del crimine - il “detective non privato” Rue Ryuzaki, un uomo dall’aspetto e dai modi bizzarri (per usare un eufemismo), con il quale finirà, suo malgrado, per collaborare.
Il caso si presenta estremamente complicato da risolvere. L’assassino si dimostra ossessivo e maniacale, ed i suoi omicidi sembrano rappresentare una sfida diretta a L.

- Fingere anormalità… bè, a dire il vero anche la sola idea di farlo è di per sé anormale -

Gli enigmi da sciogliere sono diversi e ci vorrà tutto il talento e l’intuito dei nostri detective per trovare il bandolo della matassa.
Perché il killer sembra ossessionato dalla lettera B ? Qual è l’anello mancante degli omicidi ? E Ryuzaki è davvero chi dice di essere ?
Ho trovato questo romanzo avvincente, e con un linguaggio molto semplice, capace di mettere subito il lettore a suo agio. E’ riuscito a tenermi incollato alle pagine come una calamita, nonostante una grossa forzatura e una certa cervelloticità della trama.
Il romanzo è breve (solo 174 pagine) ed è rivolto solo ai fan di Death Note, visto che la conoscenza dell’opera originale risulta fondamentale per comprendere a pieno ogni sfumatura ed ogni riferimento. Quella di Nisio Isin è palesemente una dichiarazione d’amore al manga e, nonostante il ruolo primario di una brillante Naomi Misora, al personaggio di L, che qui compare solo con la sua voce, ma il cui fascino aleggia sulla storia fino alla sua conclusione.
Per questi motivi ritengo che il prezzo di 16,90€ sia eccessivo, anche se c’è da segnalare l’ottima edizione sfornata da Planet Manga, con copertina rigida e segnalibro incorporato.
“Death Note Another Note: Il serial Killer di Los Angeles” è una lettura obbligata per ogni fan di DN e di L.

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