sabato 27 luglio 2013

AFTER DARK


UNA NOTTE AL RITMO DI JAZZ

- Ci ho messo del tempo, ma a poco a poco ho costruito una sorta di mondo mio, di questo sono convinta. Quando sono da sola in quel mondo, in una certa misura mi sento tranquilla. Però il fatto stesso che sia stato necessario costruirmi questo mondo, è la prova che ero una persona debole, che venivo ferita facilmente. Inoltre questo mio mondo, visto dal resto della società, è qualcosa di insufficiente, di precario. Come una casa di cartone, che alla prima folata di vento viene spazzata via… -

After Dark è un romanzo di Murakami Haruki, celebre scrittore giapponese, di cui ho già divorato diverse opere.
Siamo a Tokyo, in una notte come un’altra. L’oscurità sta avvolgendo la metropoli, tranne che nei quartieri ghermiti di locali, i quali, con le loro luci, non vogliono arrendersi alle tenebre.
In questo contesto di assoluta normalità, seguiremo le vicende dei nostri personaggi, uomini e donne ordinarie, i quali destini si incroceranno nell’arco di una sola notte.
Mari è una ragazza solitaria e trasandata che siede da sola in una caffetteria e legge un enorme libro. Takahashi, un ragazzo che suona in una jazz band, anch’egli dall’aspetto trasandato.
Eri, sorella di Mari, dorme da due mesi senza riuscire a svegliarsi (“E’ un sonno assoluto, definitivo”).
Kaoru, manager di un love hotel e conoscente di Takahashi, arriverà a conoscere Mari ed ad aver bisogno del suo aiuto.
Ad essi si aggiungono una prostituta cinese picchiata a sangue nell’hotel di Kaoru, e l’informatico Shirakawa, che lavora per un’azienda nei dintorni.
Storie ordinarie di persone ordinarie, che affrontano i mille problemi della vita: solitudine, debolezza, frustrazione, senso di impotenza, ricordi.
Scopriremo qualcosa della vita di ognuno di loro e cosa si cela sotto lo strato di apparenza dei loro caratteri e delle loro fisionomie.

- La nostra vita non è che si possa dividere semplicemente in due, allegra o triste. Fra questi due estremi c’è tutta una serie di sfumature. E per acquisire equilibrio mentale sono necessari tempo e sforzo adeguati -

Tutto accade in una notte che forse è la vera protagonista del romanzo, burattinaia astratta ed ingombrante al tempo stesso, che regge i fili della trama.
Destini che si intrecciano tra un brano pop ed uno jazz, tra una curiosità intellettuale e l’altra.
Murakami ci accompagna in una metropoli realistica e surreale allo stesso tempo, ma comunque lontana dalle esperienze più prettamente sovrannaturali e assurde di “La fine del mondo e il paese delle meraviglie”, “Kafka sulla spiaggia” e “1Q84”.
Con AD l’autore, più che raccontarci una storia (o delle storie), ci racconta la vita. Ci insegna che spesso l’apparenza inganna; che spesso sono le persone che meno ci aspettiamo ad aprirci gli occhi su noi stessi e sulla nostra vita, e magari un estraneo riesce a comprenderci meglio di qualunque amico, parente o conoscente. Ed anche due persone estremamente diverse possono trovare un punto di contatto e lasciar scaturire una mutua solidarietà.
Le vicende dei personaggi non hanno una conclusione, svolgendosi la trama nell’arco di una sola notte. Eppure ciò non lascia un senso di incompiuto. L’autore assolve al compito di trasmetterci dei messaggi.
Tutto ciò che accade “dopo il buio” è semplicemente un’altra storia.