giovedì 30 maggio 2013

FORTIFIED SCHOOL


UNA SCUOLA DA INCUBO

Fortified School è un manga di genere azione, fantascienza e horror, pubblicato in Giappone da Kodansha nel 1995 ed in Italia da Star Comics fra il 1998 e il 2000, e si compone di 7 volumi. E’ stato scritto da Takeshi Narumi e disegnato da Shinichi Hiromoto.
Trama_ In un Giappone quanto mai distopico del terzo millennio, il governo destituisce il Ministero della Pubblica Istruzione sostituendolo con il Ministero Disciplinare Scolastico, il quale gestisce, per tentare di arginare il problema della violenza e della criminalità giovanile, il Liceo Kiukujitsu, tristemente ribattezzato “la scuola fortezza”.
Esso è situato al confine tra le province di Nagano e Yamanashi e circondato da una giungla nella quale albergano animali feroci nutriti con lo stretto necessario per sopravvivere. Se questa accoglienza a dir poco intimidatoria non fosse abbastanza, la situazione all’interno dell’istituto è ancora più inquietante: la violenza la fa da padrona, con i docenti che hanno instaurato una vera e propria dittatura arrivando persino all’omicidio per farsi rispettare; per di più, lontano dalle ore di lezione, le varie commissioni disciplinari formate dagli studenti contribuiscono a mantenere il terrore nella scuola.
E’ in questo autentico inferno sulla Terra che si svolgono le peripezie dei nostri tre protagonisti: Gentaro Masuda, accusato di aver violentato la figlia di un ex ministro; Itsuki Takizawa, fermato per essere penetrato nel computer del provveditorato agli studi; e Mei Mato, un ragazzo dall’aspetto quasi animalesco e legato con catene e camicia di forza.


Vedremo i tre ragazzi alle prese con l’atmosfera da incubo che permea la scuola e con i segreti che si celano all’interno di essa, con le sue terrificanti lezioni di “orientamento speciale” e con la sua temutissima regola non detta, che punisce con la morte chi la infrange._
I disegni di questo manga sono molto particolari. I personaggi sono ben realizzati, con visi molto dettagliati ed espressivi anche se i tre protagonisti denotano la stessa capigliatura e due di loro presentano tratti somatici molto simili. Dove si raggiungono livelli entusiasmanti sono le ambientazioni, in particolar modo gli interni ed i macchinari, realizzati con cura maniacale.
Da segnalare qualche incongruenza nei disegni come codini e cicatrici che scompaiono e riappaiono per magia nel giro di poche tavole, ma è un particolare di poco conto.
L’edizione di Star Comics è dotata di una pessima rilegatura con le pagine che spesso si staccano, mentre la qualità della carta è soddisfacente, con una trasparenza appena percettibile anche se l’inchiostro può in taluni casi rimanere sulle dita sporcando le pagine.
Ci troviamo quindi di fronte ad una storia adulta fatta di violenza inaudita, dialoghi volgari e scene di sesso che lasciano poco all’immaginazione. Ma sarebbe riduttivo ed ingiusto se mi limitassi a questi aspetti, perché c’è spazio anche per l’amore, l’amicizia e la voglia di lottare per la libertà e per un futuro migliore.
Io ritengo che la storia parta benissimo per poi perdere mordente negli ultimi numeri, nei quali vengono aggiunti troppi personaggi che nulla aggiungono alla storia, ma anzi la rendono pesante e confusionaria; fino ad arrivare allo sbrigativo finale che uccide ogni tipo di pathos, lasciando l’amaro di bocca.
In definitiva sconsiglio questo manga ai giovanissimi e ai deboli di stomaco, mentre consiglio a tutti gli altri di dargli una possibilità perché la merita tutta.

sabato 18 maggio 2013

MEDIEVIL e MEDIEVIL 2


DALLA CRIPTA CON FURORE

Medievil è un action/adventure con elementi platform uscito su Playstation nel 1998 e pubblicato da Sony Computer Entertainment.
Trama_ Una leggenda di Gallowmere narra di un cavaliere, tale sir Daniel Fortesque, il quale riuscì a salvare la propria terra sconfiggendo il temibile stregone Zarok e gli zombie da lui creati con la magia. Ma cosa c’è di vero in questa storia ? Bè, in realtà il sopracitato eroe non ebbe nemmeno il tempo di partecipare alla battaglia, in quanto fu colpito immediatamente ad un occhio da una freccia, morendo in maniera indecorosa.
Cento anni dopo Zarok torna alla carica per vendicarsi, e riporta in vita i defunti per costruirsi un nuovo terribile esercito. Ma tra i morti riportati in vita, figura proprio lo sventurato Daniel Fortesque, giacente in una cripta e ormai ridotto ad uno scheletro, che ha così la grande occasione per redimersi dagli avvenimenti di cento anni prima. Gallowmere ha bisogno di un eroe, e la strada per diventarlo (questa volta per davvero) comincia da qui._
L’avventura ci porterà ad affrontare 20 livelli e ci catapulterà in un’ambientazione lugubre e spettrale che strizza l’occhio al celeberrimo film “The Nightmare Before Christmas”, ed il tutto è permeato da un’ironia irresistibile e da uno humor nero riuscitissimo.


Per portare a termine i livelli dovremo sbarazzarci delle numerose creature al servizio di Zarok, tra le quali zombie, spaventapasseri, zucche e demoni alati, servendoci delle armi che il gioco ci metterà a disposizione. Oltre alle predominanti fasi action, ci troveremo di fronte diversi enigmi, divertenti ma mai difficili, e sezioni platform che ci chiederanno di esibirci in salti precisi da una piattaforma all’ altra e di evitare le trappole disseminate in giro per l’infestata Gallowmere.
Degna di nota è la possibilità di raccogliere, in ognuno dei livelli, il calice delle anime, oggetto che ci consentirà di entrare nel salone degli eroi, luogo ove i più grandi eroi della storia di Gallowmere riposano e festeggiano per l’eternità. Questi personaggi si presentano ai nostri occhi sotto forma di statue e ci regaleranno, ad ogni visita, armi od oggetti utili al proseguimento dell’avventura; alcune delle voci degli eroi sono doppiate in maniera esilarante, con accenti dialettali e stranieri, ed i dialoghi risultano altrettanto spassosi, sempre a rimarcare l’atmosfera grottesca del titolo.
Tra i difetti annovero una telecamera abbastanza birichina e l’imprecisione del comando di salto, che ci farà perdere inevitabilmente diverse vite. Come ultimo difetto aggiungo una livello di difficoltà tarato notevolmente verso il basso, che mi ha permesso di arrivare ai titoli di coda in meno di sei ore.
Per fortuna il seguito riuscirà ad apportare un miglioramento ad ognuno di questi aspetti.

Medievil 2 fu pubblicato da Sony Computer Entertainment nel 2000.
Trama_ Il finale del primo capitolo vedeva sir Daniel Fortesque sconfiggere una volta per tutte Zarok, accedere al salone degli eroi come uno di loro e godersi il riposo eterno. Ma 500 anni dopo, lo studioso Lord Palethorn, che brama la conquista di Londra, viene in possesso del libro degli incantesimi di Zarok e lo usa per assoggettare al proprio potere un esercito di zombie. Ma così come il suo predecessore, commette l’errore di risvegliare anche l’eroe di Gallowmere (la cui salma è ubicata in un museo britannico)._
Questo seguito presenta la stessa struttura di gioco del primo capitolo, ma con qualche gradita aggiunta. Il comparto grafico ha subito un miglioramento evidente, i livelli (ancora 20) sono più ampi e divisi in sezioni, gli enigmi sono più elaborati ed alcuni di essi includono la possibilità di staccare la testa al protagonista, facendola trasportare da mani-zombie per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Non meno importante, il nostro Dan ha guadagnato l’abilità di arrampicarsi e la possibilità di equipaggiare due armi con un tasto, senza dover passare dal menù.


Il buon vecchio cavaliere, questa volta, avrà al suo fianco personaggi che gli daranno man forte nel corso dell’avventura: il professor Kift, lo spirito Winston e la mummia Kiya (con la quale nascerà del tenero).
Anche questi sono giochi che ho finito più volte grazie alla giocabilità immensa ed al carisma dei personaggi, quello del nostro eroe in primis. E’ davvero triste che questo franchise non abbia trovato posto nelle generazioni di console successive, ma di sicuro un posto nel cuore di milioni di appassionati lo avrà in eterno.
Un ultima piccolissima nota: ho semplicemente adorato come nel primo episodio Dan non fosse in grado di parlare e tutto ciò che riusciva a fare era mugolare (troppo esilarante); quindi che bisogno c’era di donargli la parola nel seguito, con un doppiaggio a dir poco agghiacciante ?

mercoledì 15 maggio 2013

TOMBI e TOMBI 2


NON DIRE MAIALE SE NON CE L'HAI NEL SACCO

Capelli rosa, pantaloncini verdi, petto nudo ed un conto aperto con una banda di maiali malefici, rei di aver rubato il braccialetto d’oro regalatogli dal nonno.
Ovviamente sto parlando di Tombi, protagonista dell’omonimo action/platform (e del suo seguito) uscito in Europa nel 1998 e sviluppato dai mitici ragazzi di Whoopee Camp.
Se dovessi trovare un aggettivo per questo gioco sarebbe “folle”. A partire dal protagonista, per arrivare agli antagonisti, i maiali koma, scagnozzi dei ben più temibili 7 maiali cattivi, a loro volta creazione del vero maiale cattivo ! Senza tralasciare i diversi personaggi che incontreremo durante l’avventura, Charles la scimmia, abilissima nel perdere i pantaloni, e Yan del villaggio nascosto, patito del nascondino; solo per citarne un paio. Il level design è anch’esso folle, adornato da un 2d fantasioso e coloratissimo; una gioia per gli occhi.
Passando al gameplay, ci troviamo di fronte ad un action/platform con elementi da rpg in cui progrediremo risolvendo una serie di missioni, chiamate eventi, per scovare le quali dovremo andare in giro a perlustrare in lungo e in largo il mondo di gioco e a parlare con ogni personaggio possibile. Tali eventi sono dei più svariati, molti dei quali tutt’altro che semplici da portare a termine (non dimenticherò mai quanto ho faticato per ottenere la medaglia d’oro del circuito di motocross) e presentano dei nomi folli (l’avevo mica detto che questo gioco è folle ?) come ad esempio “nelle uova di kokka”, “il broncio più grande”, o ancora “mi serve una bomba”.
A sbarrarci la strada troveremo, oltre i già citati maiali, altre bizzarre creature come piante carnivore, rapaci e meduse giganti !


I numerosi eventi ci porteranno a scovare in giro per l’ambientazione i "sacchi del maiale", i quali ci indirizzeranno ai portali dove si celano i 7 perfidi suini. A noi toccherà rispedirli nell’oblio lanciandoli in questi sacchi.
Grazie alla gran mole di eventi e alla loro difficoltà, la longevità raggiunge livelli elevatissimi.

Tombi 2 (pubblicato in Europa nel 2000) porta il nostro eroe, ed il suo nuovo amico Zippo, in uno splendido mondo 3D, per contrastare il ritorno dei redivivi maiali cattivi.
Il gameplay rimane sostanzialmente invariato rispetto al primo episodio; quindi ritroviamo i tanto amati eventi, sempre folli e ardui da completare.
Da segnalare una gradita novità, ovvero la possibilità di indossare dei costumi che conferiranno al selvaggio dai capelli rosa dei particolari poteri.
Ci troviamo di fronte ad un degno seguito, che seppur non brilla per originalità rispetto al capostipite, resta un gioco per me altrettanto indimenticabile. Rappresenta si, un more of the same, ma comunque un prodotto per me eccelso.


Entrambi i titoli soffrono degli stessi difetti, ovvero un comparto sonoro solo sufficiente e tempi di caricamento piuttosto lunghi.
Sfortunatamente questi autentici gioielli della ludoteca Playstation, non raggiunsero i dati di vendita che avrebbero meritato portando alla cancellazione del terzo episodio in programmazione per PS2, all’abbandono del brand e al fallimento di Whoopee Camp. Probabilmente la cosmesi pacioccosa dei due titoli ha fuorviato la percezione da parte dell’utenza, portandola a considerarli giochi rivolti ad un pubblico di soli bambini.
Tutto questo con mio sommo rammarico (ma non solo mio) perché ho amato questi due giochi alla follia, e li considero tra le gemme più splendenti dell'immensa ludoteca di Playstation.